Associazione Poveglia per Tutti
Interview / Intervista
Povegliante 1:
I’m one of the founding members of the Association, card number 1. The goal of our Association is to keep the island public and accessible to everyone. The safeguarding of the Venice Lagoon is inseparably linked to the preservation of public goods, so the fight against the privatisation of Poveglia is a beacon for the city.cultures that is further exacerbated by the climate emergency and rising water levels.
Povegliante 2:
I’m a local activist conducting an educational research project on eco-social mobilisation activities in Venice. “Poveglia per tutti” is one of the most significant realities for its political and cultural impact on economic, environmental, and residential issues affecting its community.
Povegliante 3:
We used to go to Poveglia as kids to swim. In 2014, we said it couldn’t become just another hotel, and we tried. We continue to resist so that it remains a public place. From the beginning, we organised events both to tidy up the island as gardeners and to enjoy the island and be together (concerts, assemblies, theatrical performances, rowing).
What are the current developments in your association’s approaches towards creating a “public urban lagoon”?
Povegliante 3: The Association’s main project, developed through active participation, is the creation of an urban and lagoon park on the northern part of Poveglia. This co-design experiment, involving civil society, other public entities, and the State Property Agency, aims to serve as an example for participatory regeneration on other islands in the lagoon and areas in the city of Venice. Additionally, we engage members and the public by organising events on the island.
Povegliante 5: The “grand goal” is managing all of Poveglia for a “social innovation lab,” creating a self-sustaining microcosm beyond tourism. Future plans include safeguarding Venice from detrimental development, fostering community resilience against the looming “death of Venice” as an urban community.
When you say “for everyone” what do you mean by that?
Povegliante 2: The association formed and mobilises to ensure the broadest accessibility and best use of Poveglia for anyone willing to take care of it.
In your association’s map for future projects on Poveglia, a lot of space is given to vegetation and non-human species on the island. Could you explain why?
Povegliante 2: The public park project in the northern part of Poveglia starts with the awareness that a comprehensive enhancement of the island must focus on its environmental revitalisation. Numerous plant and animal species have been and continue to be part of it regardless of human presence. Ensuring their prosperity is a primary goal for the community inhabiting Poveglia to rediscover or experiment with forms of coexistence beneficial to the entire local ecosystem.
What is the importance of community?
Povegliante 1: On a scale from 1 to 100, I’d say 95. Through participatory processes used in all our activities, from communication/information to planning, our awareness of being a community rather than individuals has solidified.
Povegliante 4: Participation is fundamental in the community. If we want to change something, everyone needs to participate, express their opinion, and then decide together where to go. In our association, this has worked, and we have also tried to extend it to other associative.
Are you part of other communities or initiatives in the Lagoon?
Povegliante 3: Like many Venetians, I am part of other civic and environmental associations. In Venice, the participatory fabric is so lively that it is said there are “more associations than inhabitants” by now.
How can people interact with your association? How can they support you? And how can they support Venice and the Lagoon community?
Povegliante 3: With a simple word: participate. There is a place and things to do for everyone.
Povegliante 4: Interacting with Poveglia per tutti is simple: just participate in the activities we continue to carry out and spread the idea we want to convey – a life in Venice that is not only tied to money but to enjoying one’s territory, the lagoon. Unfortunately, Venice is a clear example of how many historic centres are becoming museums. I would like it to be the opposite, to be an example of changing course towards a circular economy, sustainability, and liveability.
Povegliante 1:
Sono uno dei membri fondatori dell’associazione, numero di tessera 1. Il nostro obiettivo è mantenere l’isola pubblica e accessibile a tutti. La salvaguardia della Laguna di Venezia è inseparabilmente legata alla conservazione dei beni pubblici, quindi la lotta contro la privatizzazione di Poveglia rappresenta un faro di speranza per la città.
Povegliante 2:
Sono un attivista locale che conduce un progetto di ricerca educativa sulle attività di mobilitazione eco-sociale a Venezia. Poveglia per tutti è una delle realtà più significative per il suo impatto politico e culturale sulle questioni economiche, ambientali e abitative che interessano la sua comunità.
Povegliante 4:
Da bambini andavamo a Poveglia a nuotare. Nel 2014 abbiamo deciso che l’isola non sarebbe potuta diventare soltanto un altro hotel, e ci abbiamo provato. Continuiamo a resistere affinché rimanga un luogo pubblico. Fin dall’inizio, abbiamo organizzato eventi sia per ripulire l’isola come giardinieri, sia per godere degli spazi e stare insieme (con concerti, assemblee, spettacoli teatrali, canottaggio).
Oggi, quali sono gli sviluppi negli approcci della vostra associazione verso la creazione di una “laguna urbana pubblica”?
Povegliante 3:
L’associazione ha come progetto principale, sviluppato attraverso una partecipazione attiva, la creazione di un parco urbano e lagunare nella parte settentrionale di Poveglia. Questo esperimento di co-design, che coinvolge la società civile, altre entità pubbliche e l’Agenzia del Demanio, mira a diventare un esempio per la rigenerazione partecipativa su altre isole della Laguna e in altre zone della città di Venezia. Inoltre, coinvolgiamo i membri e il pubblico organizzando eventi direttamente sull’isola.
Povegliante 5:
Il grande obiettivo è gestire l’intera Poveglia come un laboratorio di innovazione sociale, creando un microcosmo autosufficiente al di là del turismo. I piani futuri includono la salvaguardia di Venezia da uno sviluppo dannoso, promuovendo la resilienza della comunità contro l’imminente fine di Venezia come comunità urbana.
Quando dici “per tutti”, cosa intendi?
Povegliante 2:
L’associazione si è formata e si mobilita per garantire la più ampia accessibilità e il miglior utilizzo di Poveglia per chiunque sia disposto a prendersene cura.
Nella mappa dei progetti futuri dell’associazione, è dedicato molto spazio alla vegetazione e alle specie non umane sull’isola. Perché?
Povegliante 2: Il progetto del parco pubblico nella parte settentrionale di Poveglia parte dalla consapevolezza che un miglioramento completo dell’isola deve basarsi sulla sua rivitalizzazione ambientale. Numerose specie vegetali e animali ne fanno parte e continuano a farlo, indipendentemente dalla presenza umana. Garantire la loro prosperità è un obiettivo primario per la comunità che abita Poveglia, al fine di riscoprire o sperimentare forme di convivenza benefiche per l’intero ecosistema locale.
Qual è l’importanza della comunità?
Povegliante 1: Su una scala da 1 a 100, direi 95. Attraverso i processi partecipativi utilizzati in tutte le nostre attività, dalla comunicazione all’informazione passando per la pianificazione, la nostra consapevolezza di essere una comunità piuttosto che individui si è rinforzata.
Povegliante 4: La partecipazione è fondamentale nella comunità. Se vogliamo cambiare qualcosa, tutti devono partecipare, esprimere la propria opinione e poi decidere insieme la direzione da prendere. Nella nostra associazione, questo ha funzionato, e abbiamo cercato di estenderlo anche ad altre associazioni.
Fai parte di altre comunità o iniziative nella Laguna?
Povegliante 3: Come molti veneziani, faccio parte di altre associazioni civiche e ambientali. A Venezia, il tessuto partecipativo è così vivace che si dice ci siano più associazioni che abitanti.
Le persone come possono entrare in contatto con la vostra associazione? Come possono sostenervi? E come possono sostenere Venezia e la comunità della Laguna?
Povegliante 3: Con una parola semplice: partecipare.
C’è un posto e cose da fare per tutti.
Povegliante 4: Interagire con Poveglia per tutti è semplice: basta partecipare alle attività che continuiamo a svolgere e diffondere l’idea che a Venezia esiste un’alternativa al solo denaro, per godersi il territorio e la Laguna. Purtroppo, Venezia è un chiaro esempio di come molti centri storici stiano diventando musei a cielo aperto. Vorrei che fosse il contrario, che fosse un esempio di cambio di rotta verso un’economia circolare, una sostenibilità e una vivibilità migliori.